Convegno Finale Progetto “RLS RSU, centro delle politiche e delle attività di prevenzione in azienda”.
“L’aspetto interessante e innovativo di questo progetto è il coinvolgimento dei lavoratori Rls e Rsu di tutti i comparti, dalle grandi imprese alla piccola e media industria, dai servizi al socio-sanitario, in un confronto veramente formativo per il miglioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza all’interno delle aziende”. Lo ha detto il segretario generale dell’Ust Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin all’incontro conclusivo del progetto “Rls Rsu, centro delle politiche e delle attività di prevenzione in azienda”, svoltosi oggi all’Oic della Mandria.
Il progetto è uno dei 30 finanziati con un terzo dei fondi derivanti dalle sanzioni per gli infortuni sul lavoro elevate dallo Spisal, che la Regione Veneto ha destinato nel 2017 a iniziative per la promozione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro. “Con la Regione – ha detto Scavazzin – va avviata una riflessione sul Piano Strategico per la sicurezza sul lavoro, approvato nel 2018 e rimasto sulla carta. I dati Inail rivelano inoltre una diminuzione dei controlli nelle aziende. A livello nazionale, è necessario aprire un tavolo con il governo sul rilancio delle ispezioni e sullo studio di nuovi strumenti sanzionatori. Dopo 12 anni dall’approvazione del Testo Unico sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro non sono stati ancora approvati i decreti attuativi. Questa città – ha concluso il segretario – può essere un laboratorio importante per l’inizio di una riflessione che coinvolga tutto il Veneto e il resto del Paese”.
Molto apprezzato dalla platea anche l’intervento di Artika Ndrepepaj, della Nuova Ompi, della segreteria della Femca Cisl Padova Rovigo, che ha chiesto maggiore supporto alle Rls e ha ricevuto il diploma a nome della Cisl.