Vertenza Comdata. Positivo l’incontro con il Sindaco Giordani.
29.06.2018 – “Aver ottenuto la solidarietà istituzionale e il pieno supporto del sindaco è un elemento importante, ma è solo un tassello verso il raggiungimento del nostro obiettivo: Comdata deve restare a Padova”. Lo ha detto Andrea Mosca Toba, del Comitato di reggenza della Cisl di Padova e Rovigo dopo l’incontro avvenuto questa mattina tra il sindaco di Padova Sergio Giordani e le rappresentanza sindacali di Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil sulla vertenza Comdata. Fuori da palazzo Moroni attendevano i lavoratori in sciopero per protestare contro il rifiuto da parte dell’azienda di ritirare la procedura di licenziamento 223/91 avviata ai danni di 264 lavoratori, 204 dei quali nella sede di Padova, e confermata dopo due incontri a livello nazionale.
“Chiediamo un piano industriale serio”, ha aggiunto Mosca Toba – e non semplificato, che tenga conto della professionalità e delle competenze che i dipendenti hanno dimostrato in dieci anni di esperienza. Da qui bisogna ripartire, senza provocazioni, ma con la volontà di tutte le parti in causa. La vicinanza del sindaco ci rafforza e ci dà una spinta per andare avanti e raggiungere tutti i nostri obiettivi”.
All’incontro ha partecipato anche Stefano Mazzucato, delegato Fistel-Cisl per le comunicazioni. “La prossima tappa – ha detto – è il tavolo tecnico di martedì 3 luglio alla Struttura per le crisi d’impresa del ministero dello Sviluppo. Dopo l’incontro ci ritroveremo in assemblea”.
Prima dell’incontro con il sindaco, Gianluca Bianco, della Cisl di Padova e Rovigo aveva lanciato un appello al governo. “Contiamo sul sostegno concreto delle istituzioni, del Comune e in particolare del Ministero del Lavoro – aveva detto – perché vi sia una soluzione positiva alla vertenza ed una continuità alla presenza di Comdata a Padova. Si stanno moltiplicando stranamente in un momento di crescita come quello attuale, ristrutturazioni e delocalizzazioni per le quali lanciamo un appello al governo, che deve mettere un argine a questa deriva che coinvolge migliaia di posti di lavoro e di persone”.