Appello della Cisl per l’Iras: “No ai privati, si tratti ancora”.
Anche la Cisl interviene sull’Iras, con l’ex sindaco Edoardo Gaffeo a criticare la maggioranza e il commissario dell’istituto, Tiziana Stella, a ribattere che la sua posizione non è fondata. Il tutto mentre si avvicina il 31 luglio, scadenza delle proposte di privati per partecipare alla gara per l’affidamento dei servizi dell’Iras stesso.
«Un primo scoglio che nessun sindaco neo eletto avrebbe mai voluto trovarsi sul tavolo – affermano il segretario provinciale Samuel Scavazzin e quello della Fp Franco Maisto – da un lato si parla di una concessione di tutte le attività a una società esterna per un periodo medio lungo che non trova paragoni nel territorio, dall’altro la decantata “identità pubblica” dell’Iras sarebbe sulla carta, in quanto forse rimarrebbe un solo dipendente in carico per attività di monitoraggio e rapporto con il Comune che dovrebbe nominare un nuovo consiglio di amministrazione. Scatole cinesi vuote, l’unica certezza è che potremmo annoverare l’Iras come nuova struttura a totale gestione privata».
Scavazzin si dice convinto che «l’obiettivo di salvare l’ente pubblico debba prevalere su otto anni di oblio, carichi di false illusioni, cambi di progetti in corsa e sempre ridimensionati, portando come unica soluzione al vicolo cieco della privatizzazione. In una società che invecchia, dove i nuclei familiari sono sempre più ridotti in termini di componenti e soprattutto a seguito di un carovita che costringe molte persone anziane a ridurre le spese giornaliere, crediamo che non si possa prescindere dal chiedere alla nuova amministrazione di aprire un nuovo tavolo di analisi».
«Non si parla abbastanza – si allaccia Maisto – che oltre 150 persone addette avanzano ancora arretrati stipendiali di due anni fa e quote di produttività. E a fronte di una gestione privatistica, i nuovi assunti avranno un contratto più povero a pari lavoro. Crediamo in una decisa presa di posizione volta a cambiare idea: Rovigo non può permettersi di perdere la prima grande opportunità di rinascita dal settore a oggi più colpito dalla crisi: famiglie e anziani».
La Cisl pensa all’Iras come a un polo di servizi integrati, con la Rsa per anziani e un centro diurno per famiglie e anziani in difficoltà. «Investire nel pubblico con la ripresa di Iras, Casa Serena e magari una ristrutturazione ragionata, sono pilastri sui quali vogliamo scommettere e portare all’attenzione dell’amministrazione».