Ampliamento hub Alì in Via Svezia, ok dei sindacati – “Attenzione al lavoro”

L’intesa firmata ieri dal Sindaco: saranno coinvolti nella contrattazione. La richiesta: “Compensazioni anche per la ZIP”.
 
C’è l’intesa con i sindacati sull’ampliamento dell’hub Alì in via Svezia, ai margini della zona industriale. Ma con un occhio al lavoro e alle relazioni sindacali, oltre che alla sostenibilità ambientale.
Ieri mattina Aldo Marturano, Samuel Scavazzin e Massimo Zanetti – rispettivamente segretari di Cgil, Cisl e Uil – hanno sottoscritto l’intesa con il Comune ponendo le loro condizioni sull’ampliamento del magazzino logistico. E tra queste quella che il gruppo Alì dovrà coinvolgere i sindacati negli aspetti che riguardano le politiche del lavoro.
Prima però i paletti politici. Cgil, Cisl e Uil hanno ovviamente sottolineato come sia il consiglio comunale, nella sua piena autonomia, a dover prendere una decisione sulla variante urbanistica. Ma i sindacati hanno voluto sottolineare i temi a loro più cari: «Il consumo di suolo deve essere considerato una priorità, pertanto vanno adottate soluzioni che ne evitino l’incremento e ne riducano la portata – scrivono in una nota – La scelta di una compensazione tra l’hub di Granze-Camin e l’acquisizione dell’ex caserma Romagnoli per trasformarla in un parco, è condivisibile a condizione che la de-pavimentazione del suolo dell’ex caserma sia, in termini di ettari, sostanzialmente pari alla occupazione di suolo che si determinerà con il nuovo polo e che i tempi di realizzazione siano congrui». Anche se «sarebbe stata più opportuna una compensazione all’interno della stessa Zona Industriale, ritenuta impraticabile dal Comune per assenza di spazi adeguati». I sindacati chiedono più attenzione proprio per la grande area produttiva della città: «Servono processi di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale». Un esempio è la costituzione di una Comunità energetica. E poi c’è la garanzia che il Comune di Saonara non conceda l’area confinante per ulteriori ampliamenti.
La sostanza dell’intesa però si concentra sulle relazioni sindacali. Cgil, Cisl e Uil dovranno essere coinvolti con «la contrattazione d’anticipo» in un confronto su salute, sicurezza, regolarità contributiva e retributiva, occupazione e rispetto dei contratti nazionali. E poi l’adesione al protocollo appalti e la garanzia di assunzioni stabili a tempo indeterminato.