Iras, i sindacati alzano la voce: “No alla liquidazione”

Lavoratori sul liston di piazza Vittorio per chiedere di salvare la casa di riposo

ROVIGO – Lavoratori e sindacati hanno atteso all’esterno del municipio in attesa di una decisione che sembrava già scritta. Cgil, Cisl e Uil ieri hanno organizzato il presidio dei dipendenti di Iras con fischietti e bandiere. Con la speranza che “la politica – hanno detto – possa trovare una soluzione ed evitare il peggio”.

Prima del consiglio i responsabili sindacali, Pieralberto Colombo, della Cgil, Stefania Botton, della Cisl e Gino Gregnanin, della Uil, (presenti anche i responsabili dei settori funzione pubblica e sanità) hanno consegnato un documento alla presidente del consiglio comunale, Nadia Romeo, perché lo leggesse in aula. “Sono le cose che avremmo detto – hanno spiegato – se ci fosse stato permesso di fare un intervento”.

“Iras – dice il documento – rappresenta un valore fondamentale per l’intera nostra comunità, offrendo assistenza e cura ai nostri anziani ed alle loro famiglie. Non possiamo permettere che questa fondamentale struttura finisca per essere liquidata, lasciando ancora una volta spazio ai privati con un danno certo per chi vi lavora ma anche per la qualità del servizio stesso”.

E ai consiglieri: “Vi chiediamo di poter assumere con coraggio tutte le decisioni e gli atti necessari a preservare Iras quale ente pubblico, guardando pertanto al bene comune”. Per la durata del consiglio una delegazione di lavoratori e sindacalisti ha atteso di poter salire ad assistere almeno alle dichiarazioni di voto della seconda delibera su Iras.