Vittima di una truffa rimborsata dalla banca «Non l’ha tutelata»
Adiconsum ha vinto un ricorso presentato all’Arbitro bancario finanziario (Abf), facendo recuperare più di 13 mila euro ad una consumatrice. La donna si era vista sottrarre dal proprio conto corrente la somma di 13.700 euro a seguito di una truffa informatica.
Uno schema ben noto: prima un messaggio che avvisa di un’anomalia sul proprio conto, poi una telefonata da parte di un sedicente operatore del proprio istituto di credito che, per risolvere il problema, le chiede alcuni codici. Quindi avviene la clonazione del profilo digitale della consumatrice. Ed è qui che ha agito Adiconsum, mettendo in luce la responsabilità della banca che non aveva implementato le difese necessarie a proteggere la cliente da questo tipo di truffa.
«Questa vittoria», riferisce Luca Fracasso, presidente Adiconsum, «dimostra che certi casi di truffa possono essere affrontati con successo e che le istituzioni finanziarie devono assumersi la responsabilità di proteggere i propri clienti da tali minacce».
La segretaria territoriale della Cisl, Francesca Pizzo, invita i cittadini a informarse e tutelarsi. «Siamo tutti “consumatori” – osserva – e non c’è distinzione di età o estrazione sociale che possa “proteggere” da truffe, specialmente ora che la digitalizzazione si sta evolvendo troppo velocemente. Gli anziani, talvolta più facilmente condizionabili emotivamente, sono i soggetti più esposti. I numeri sono in continuo aumento purtroppo. Per questo – conclude Pizzo – continueremo a proporre anche momenti formativi».