Sciopero Generale 29.11.2024 «Una mobilitazione così se non c’è alternativa.La Cisl preferisce il dialogo: trattiamo ancora»
PADOVA In una giornata segnata dallo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, spiccava l’assenza fra i manifestanti della Cisl, che ha scelto una strada diversa rispetto a quella degli altri due sindacati. Nessun muro contro muro, ma una linea più morbida, quella di continuare a trattare cercando dei punti di dialogo ai quali aggrapparsi. Il segretario della Cisl di Padova e Rovigo Samuel Scavazzin si mantiene su posizioni prudenti e commenta così gli ultimi sviluppi dello sciopero: «Non voglio entrare sulla questione dei numeri – spiega – so che sono state fornite alcune cifre sull’adesione e ne prendiamo atto. Sappiamo che su questo sciopero le nostre idee non collimavano con quelle di Cgil e Uil, ma ci sta che ci siano divergenze su come affrontare un problema. Noi abbiamo un’altra linea». Scavazzin poi entra nel dettaglio, rifiutando di essere bollato come il segretario di un sindacato che non scende in piazza per difendere i diritti dei più deboli: «Riteniamo lo sciopero una forma di protesta assolutamente legittima – spiega – ma la utilizziamo soltanto come estrema ratio, quando non vediamo davvero altra via d’uscita. Per esempio siamo scesi in piazza nelle scorse settimane sulla questione automotive e sul trasporto pubblico locale. In quei due casi eravamo convinti che non ci fossero alternative». Nel caso dello sciopero generale contro la Finanziaria andato in scena, Scavazzin specifica: «Anche per noi ci sono alcuni elementi di perplessità – spiega – ma in questo caso preferiamo la concertazione e provare a trattare ancora. Rispettiamo la visione di Cgil e Uil, che hanno scelto di scendere in piazza, ma noi in questo caso la pensiamo diversamente». Avanti su strade separate, dunque. Le differenze ci sono, la Cisl tira dritto e sceglie una posizione diversa. Ma non per questo, conclude Scavazzin, «rinuncia a difendere i nostri iscritti. Siamo e saremo sempre in prima linea».