Tagli, i sindacati da Giordani – Sciopero ancor più necessario

«Il sindaco è stato molto chiaro e non possiamo che condividere tutte le sue preoccupazioni e il forte risentimento nei confronti del governo che con questa manovra ha scaricato sugli enti locali. Giordani, nonostante tutte le buone intenzioni, non è un mago e la mancanza di circa 10 milioni di euro in qualche modo deve recuperarla. Le vie non possono che essere due: ridurre le spese e aumentare le entrate fiscali».
Con un risultato pesantissimo: tagli alla cultura (stimati in 200 mila euro), risparmi obbligati per tutti gli assessorati (altri 500 mila euro); meno risorse per il verde (e quindi meno sfalci), per le associazioni (ad esempio quelle sportive che si occupano dei ragazzi) e per i progetti sociali. Anche i nonni vigili, spesso pensionati che arrotondavano, subiranno dei tagli. E contemporaneamente saranno aumentate le aliquote delle addizionali Irpef, l’Imu sugli edifici commerciali e industriali, e poi le rette delle scuole per l’infanzia, gli affitti delle sale comunali, i canoni dei passi carrai, le tariffe dei servizi e via di questo passo. «Se prima dell’incontro eravamo convinti delle ragioni dello sciopero generale del 29 novembre – concludono Marturano e Zanetti – dopo le parole di Giordani, a cui va la nostra solidarietà, ne siamo usciti, se possibile, ulteriormente rafforzati nella determinazione».
