Inconro con i Parlmentari – Luci e ombre della Finanziaria
Nella sede Cisl confronto con i parlamentari polesani e padovani sulla legge di Bilancio.
Scavazzin: “No tagli salariali, attenzione ad automotive e Berco”. I punti di Cortelazzo, Amidei, Romeo.
Il governo è nel pieno del lavoro per la preparazione della prossima manovra finanziaria. “Proseguire nel segno degli obiettivi rag-giunti facendo attenzione alla stabilità lavorativa, retributiva, amministrati-va”: questo il messaggio che Cisl Padova Rovigo ha consegnato ai tanti parlamentari e rappresentanti delle istituzioni presenti ieri mattina a Padova per un tavolo di confronto sul te-ma.
“Troviamo lo strumento dello sciopero non adegua-to a questa tipologia di legge, perciò abbiamo chiamato tutti i vari parlamentari, onorevoli, deputati e senatori del territorio, affinché possano portare le istanze della Cisl su questa manovra che si sta preparando per il 2025”, ha esordito Samuel Scavazzin, segretario Cisl di Padova e Rovigo. Poi la spiegazione dei punti salienti e di interesse del sindacato e dei lavoratori, elencando i punti ancora da chiarire. “Questa manovra ha varie luci e ombre, dal punto di vista dei patti positivi e degni di nota – ha continuato Scavazzin – bisogna ricordare il taglio strutturale del cuneo fiscale, la stabilizzazione delle tre aliquote Irpef, il rinnovo dei contratti Arpa, i congedi parentali, il sostegno alle vittime di violenza, ai mutui casa e alla rivalutazione delle pensioni”. Tra le criticità sulle quali lavorare: “Occorre cambiare la questione dei tagli salariali, limitare il turn over sulla pubblica amministrazione, evitare la riduzione degli organici del personale docente e Ata, tagliare la scuola e la ricerca è un brutto segnale”. Riferendosi al problema pensionistico ha evidenziato alcune proposte: “Proponiamo di ragionare sulle tre fasce degli aumenti delle pensioni, avendo un occhio di riguardo anche alla crisi del settore automotive: nel nostro territorio, se pensiamo alla crisi Berco, è di fondamentale importanza”. Proprio in riferimento a questa, ha continuato: “Serve reintegrare il fondo per il settore automotive sia per l’indotto che per capire anche il futuro e la longevità di un’azienda nel tempo”. E ha rimarcato, rivolgendosi ai parlamentari: “Chiediamo, in virtù del vostro ruolo, la vostra collaborazione per cercare di migliorare questa legge”.
Il deputato Piergiorgio Cortelazzo (Forza Italia) ha affermato: “Ritengo che l’approccio di Cisl, oggi a questo incontro, sia corretto ed efficace, diversamente dall’incitazione alla rivolta sociale che non va bene e che ha già prodotto qualche effetto”. Condividendo l’attenzione per i punti da risolvere della manovra, ha sostenuto: “Ritengo che i suggerimenti siano importanti. All’appello rimane il problema della sanità: non illudiamoci che mettendo 3-5 miliardi in più, domani risolveremo tutti i problemi. Le follie degli ultimi vent’an -ni, come il numero chiuso in università, hanno pregiudicato la formazione delle nuove leve dal punto di vista medico, bisogna recuperare con prontezza”. Sulla stessa linea anche Elisabetta Gardini, deputato di Fratelli d’Italia: “M o lt i aspetti segnalati fanno parte del nostro program-ma. Purtroppo siamo qui a centellinare ogni euro. La-voro, imprese e famiglie sono la priorità basta con-fronto con la realtà”. Ha poi rassicurato: “Saremo al lavoro alla Camera per fare ciò che è possibile portare avanti”.
Riconoscendo l’efficacia dell’iniziativa promossa dal sindacato, il senatore Bartolomeo Amidei si è detto: “Contento che questa sia un’occasione che ci porta in via preliminare a fare delle considerazioni su quanto avvenuto nel 2024 e a programmare l’anno prossimo”. Per il senatore: “Educazione e attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro sono aspetti da tenere sempre presenti e incentivare”.
La deputata Pd Nadia Romeo, dal fronte dell’opposizione ha rimarcato: “Ogni confronto è legittimo, che sia nelle piazze che all’interno delle proprie associazioni, l’importante è l’opportunità di confrontarsi nei temi. Per noi questa è una finanziaria molto stretta che non si occupa, in realtà, dei cittadini, del lavoro, della sanità e per questo abbiamo cercato di portare all’attenzione del governo alcuni emendamenti ”. Spiegandone il contenuto, ha proseguito: “Abbiamo proposto di inserire 5 miliardi e mezzo in più per le assunzioni nell’ambito della sanità, l’abolizione del tetto assunzioni posto dal governo Berlusconi nel 2009, il livello sanitario inizia ad essere preoccupante, non solo al sud ma anche al Nord, 4 milioni e 500 mila persone non si curano, è importante fare anche in modo che le professioni mediche e infermieristiche vengano giustamente retribuite”. Sul settore auto motive, immancabile una riflessione alla luce del caso Berco: “Per il triennio un rifinanziamento di 2 miliardi e 150mila euro necessari per la trasformazione automobilistica. Sulla sicurezza del lavoro abbiamo chiesto maggiori incentivi e con-trolli. Chiediamo abolizione del turn over e apertura degli organici”.
Per quanto riguarda il Polesine, ha concluso: “Abbiamo fatto emendamento per ripristinare i fondi della Zls, se c’è un governo che vuol investire in questa zona, non può fare un decreto attuativo il 3 settembre e aspettarsi che il 15 novembre gli imprenditori abbiano già fatto tutti gli investi-menti, è una presa in giro”.