Sindacati: “un altro infortunio grave in Provincia di Rovigo. Basta parole, bisogna agire con urgenza”
ROVIGO – Un altro infortunio grave anche nella nostra Provincia. Stavolta all’interno dell’Azienda “Draxton”.
Cgil Cisl e Uil di Rovigo augurano innanzitutto una pronta e piena guarigione alla lavoratrice e restano in attesa dei doverosi accertamenti delle autorità preposte. “In questo caso non abbiamo fortunatamente dovuto registrare l’ennesimo infortunio mortale ma in Italia siamo ormai ad una media di circa 80 decessi sul lavoro al mese: un inaccettabile bollettino di guerra.
Ormai persino le parole sono superflue; per affrontare e risolvere questa vera e propria emergenza – come da anni sosteniamo e chiediamo a tutti i livelli come Organizzazioni Sindacali – bisogna agire senza perdere tempo”.
Sono le parole di Pieralberto Colombo, segretario generale Cgil Rovigo, Samuel Scavazzin, segretario generale Cisl Padova Rovigo, e Gino Gregnanin, coordinatore Uil Rovigo.
“E’ urgente rinforzare adeguatamente gli organici (non solo sostituendo a mala pena chi va in pensione) degli Enti preposti alla vigilanza: non solo a fini repressivi ma anche per ragioni di consulenza preventiva. Ad oggi, a causa delle carenze d’organico, ci vogliono anni prima che siano ispezionate tutte le Aziende di un Territorio, Polesine compreso. Va inoltre rafforzato e valorizzato il ruolo degli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e Rlst (rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza) all’interno delle aziende e nel territorio, che invece sono più spesso considerati un “fastidio” che rallenta la produzione da parte aziendale, invece che un importante risorsa per il fondamentale rispetto delle norme sulla sicurezza.
Va finalmente reso effettivo, anche localmente, il protocollo stipulato da qualche anno con la Regione Veneto in tema di salute e sicurezza ma ad oggi inattuato in varie sue parti dalla nostra Regione”.
“Chiediamo formazione ed addestramento per tutte le lavoratrici ed i lavoratori (per tutti i tipi di contratto e di azienda) all’inizio dell’attività lavorativa – dichiarano le Organizzazioni Sindacali d iRovigo – prima d’essere adibiti a qualsiasi mansione. Necessario anche introdurre la formazione obbligatoria per tutti i datori di lavoro quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa.
Deve essere previsto che le imprese di ogni settore seguano criteri di qualificazione (anche attraverso l’eventuale modello della patente a punti) e che sia vincolante applicare anche negli appalti privati, cosi’ come per gli appalti pubblici, esclusivamente i contratti collettivi di lavoro stipulati da Associazioni Sindacali comparativamente più rappresentative.
Non a caso, anche nel recente infortunio alla Draxton, nella maggioranza delle volte gli infortuni gravi o peggio mortali coinvolgono lavoratori che operano negli appalti o sub appalti, dentro o fuori l’azienda: altro aspetto su cui intervenire, senza sconti, con urgenza.
Su quei lavoratori troppo spesso le aziende o cooperative finiscono per scaricare i propri costi, non solo comprimendo salari e diritti contrattuali ma persino sacrificando in modo inaccettabile, per mere ragioni di business, anche il doveroso rispetto delle norme sulla salute e sicurezza. Su questo dobbiamo chiamare ad un’assunzione di responsabilità le stesse imprese committenti, private e pubbliche, che spesso utilizzano gli appalti senza un’attenta vigilanza ed attenzione, con il solo scopo di contenere dei costi scaricandoli però sull’anello più debole della catena e cioè i lavoratori. Anche per questo abbiamo più volte chiesto al Governo di rivedere l’ulteriore liberalizzazione degli appalti e sub appalti introdotta dall’attuale Governo con la recente modifica del codice appalti.
Tutte queste iniziative e proposte non possono più rimanere inascoltate. Senza fatti, l’intero mondo del lavoro ha il diritto-dovere di mobilitarsi: nessuno deve rischiare la vita per lavorare”.