«Case per stranieri problema di ordine pubblico? La situazione ci è già sfuggita di mano»
Non usa tanti giri di parole, il Segretario generale della Cisl Padova Rovigo, Samuel Scavazzin, facendo il quadro della situazione di fronte alla quale ci si trova dopo anni che il fenomeno dell’immigrazione viene affrontato solo come emergenza e invita tutti a un convegno il 22 settembre a Palazzo Moroni
“Se il problema della casa per i cittadini stranieri finisce con l’essere trattato come una questione di ordine pubblico vuol dire che la complessità del fenomeno ci è già sfuggita di mano. E’ sfuggita di mano a Lampedusa, come a Padova, come nel resto d’Italia. La situazione degli sbarchi, definita “tragica, drammatica, apocalittica” dal parroco dell’isola siciliana, si rifletterà presto anche sul nostro territorio, dove già Comune, Provincia e Regione faticano a trovare una soluzione per scongiurare un ritorno ai maxi hub. L’accoglienza diffusa, che molti considerano in teoria la soluzione ottimale, è spesso ostacolata da quanti dovrebbero applicarla sul loro territorio. In altri casi, la buona volontà di certe pubbliche amministrazioni, che si esprime talvolta in progetti concreti per arginare la povertà abitativa, è limitata dalla mancata gestione del problema a livello nazionale ed europeo». Non usa tanti giri di parole, il Segretario generale della Cisl Padova Rovigo, Samuel Scavazzin, facendo il quadro della situazione di fronte alla quale ci si trova dopo anni che il fenomeno dell’immigrazione viene affrontato solo come emergenza.
«Anche per chi è in possesso di regolare permesso di soggiorno, come la maggior parte dei cittadini stranieri che sono stati sgomberati da piazza Salvemini – dice riferendosi a quanto avvenuto a Padova qualche giorno fa – fatica a trovare casa. E perché l’emergenza abitativa, che è un problema italiano e padovano in particolare, diventa un ostacolo quasi insormontabile se si è immigrati. Per inquadrare il problema, e senza retorica, voglio ricordare che il permesso di soggiorno si ottiene spesso dopo viaggi rocamboleschi durati anni e preceduti da altri anni di attesa», sottolinea Scavazzin. «Dopodiché si arriva qui e non si sa dove andare. Nel padovano gli affitti sono aumentati del 7% rispetto al 2022 e sono arrivati a cifre che difficilmente un cittadino straniero si può permettere. Le agenzie spesso rispondono che i proprietari “vogliono solo italiani”. Le cooperative non hanno più posto. I mutui sono alle stelle. Secondo i dati Istat del 2022 soltanto il 16% degli immigrati in Italia vive in una casa di proprietà e su circa 2 milioni e mezzo di famiglie che si trovano in uno stato di povertà abitativa, il 31% è rappresentato da persone di origine straniera. Per mantenere il permesso di soggiorno, molti sono costretti ad accettare situazioni irregolari», evidenzia Scavazzin. «Per mettere a fuoco questo problema, la Cisl Padova Rovigo, insieme all’Anolf e al Sicet, organizza un convegno che si terrà il 22 settembre in sala Anziani. Il nostro obiettivo è fornire alcune indicazioni agli interessati e sensibilizzare le istituzioni locali tutta la cittadinanza a una realtà forse banale, ma spesso ignorata: che ci sono molti modi per finire a vivere sulla strada, e uno di questi è essere un cittadino straniero».