Scoppia il caso Due Palazzi «Contesto fuori controllo» Carcere violento
Ieri la visita del deputato padovano alessandro Zan che ha incontrato i rappresentanti della penitenziaria.
Tutte le sigle sindacali pronte a manifestare domani 6 settembre con un presidio di 2 ore dalle 10.00 a mezzogiorno.
«Bisogna mettersi la nostra divisa per capire veramente cosa succede in quei corridoi». La testimonianza degli agenti della polizia penitenziaria è un racconto lucido di un ambiente ormai deteriorato dove lo Stato ha perso autorevolezza e gli uomini che lo rappresentano sono oggetto di continue pressioni, aggressioni e violenze. Alla mercé di chi non ha più nulla da perdere. Non pare esserci più rieducazione ma solo inaccettabile imbarbarimento: sono le denunce dei sindacati della polizia penitenziaria che domani alle 10 hanno indetto un sit-in di protesta davanti al Circondariale del Due Palazzi.
IL SIT-IN
La manifestazione vedrà la partecipazione di tutte le sigle: Sappe, Osapp, Uilpa, Sinappe, Usppa e Fp Cgil. La scintilla che ha fatto esplodere l’incendio sono i cinque agenti feriti in una settimana con diverse aggressioni avvenute nelle strutture carcerarie padovane. «Siamo stanchi di essere lasciati soli di fronte a tali disordini – sottolineano le sigle sindacali – Stanchi di assistere all’inerzia da parte della linea di comando dell’amministrazione penitenziaria che fa finta di niente. Non accettiamo più che per colpa di una parte dei detenuti alcuni reparti tendano ad assomigliare sempre di più ai quartieri malfamati dove violenza e traffici illeciti sono normalità». La situazione più grave è al circondariale, dove da tempo manca un direttore e anche per questo le richieste dei detenuti vengono spesso ignorate scatenando così rabbia e violenza. Anche per questo il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha assicurato che il nuovo direttore arriverà entro questo mese.
SOLIDARIETA’ DEL PD CON ZAN
A portare la solidarietà del Pd agli agenti della penitenziaria è stato ieri il deputato padovano Alessandro Zan, che ha effettuato un’ispezione al Due Palazzi: «Questo era un fiore all’occhiello del sistema carcerario italiano e vi sono gravi carenze di organico e organizzative che ne stanno pregiudicando la funzione – ha commentato il parlamentare dem – C’è un problema di carenza di organico degli agenti e l’incontrollato sovraffollamento determinano una situazione di insicurezza. Inoltre non è ammissibile che detenuti affetti da gravi patologie psichiatriche vengano trattati alla stregua degli altri detenuti, senza protocolli di intervento ad hoc per gli agenti. Per questo è necessario ed urgente istituire dei circuiti appositi di detenzione, con personale sanitario qualificato. Come Pd porteremo il problema in parlamento».
L’INTERROGAZIONE DI DE POLI
«Presenterò in Senato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro della Giustizia Carlo Nordio – fa sapere anche il senatore Udc Antonio De Poli – Il tema del sovraffollamento è centrale. Bisogna lavorare per colmare le lacune e recuperare i ritardi che abbiamo ereditato dal passato e, soprattutto, risolvere la questione della carenza cronica di personale nelle carceri».
LE TESTIMONIANZE
«Maggiore tutela della sicurezza dei lavatori, una migliore gestione dei detenuti affetti da turbe psichiche, adeguamento degli organici, attivazione dei protocolli previsti per gli episodi violenti sono solo alcuni degli interventi urgenti che i sindacati ritengono indispensabili», spiega il segretario della Cisl Samuel Scavazzin.
«Siamo sotto scacco da parte di una minoranza di detenuti, che sono i più riottosi e i più violenti. Gente che non ha nulla da perdere», racconta un agente. «Queste presenze problematiche ricadono sulle spalle degli agenti della penitenziaria. Fanno gli psicologi, i sociologi, ascoltano. Questo produce stress e rende loro la vita difficile», aggiunge una volontaria. Padova dunque diventa caso emblematico: le scelte politiche passano dal Due Palazzi.