Sindacati, 900 adesioni alla mobilitazione

LAVORO
Sono già a quota 900 le adesioni dei lavoratori e dei pensionati polesani alla grande mobilitazione indetta per sabato prossimo a Milano dai tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Tra corriere e automobili dirette nel capoluogo lombardo, anche la provincia di Rovigo sarà presente alla manifestazione unitaria che si svolgerà alle 10.30 all’Arco della pace. E ieri, dalla sede rodigina della Uil di viale Trieste, i tre segretari polesani, Gino Gregnanin della Uil, Pieralberto Colombo della Cgil e Samuel Scavazzin della Cisl, reduci da tre assemblee provinciali, hanno illustrato le motivazioni che porteranno tutte le sigle del Nord Italia a manifestare nei confronti del Governo.
«Portiamo delle proposte di merito hanno detto i tre segretari – e poi contestiamo anche il metodo perché con questo Governo il confronto è scomparso. Alcuni tavoli sono spariti, come quello sulle pensioni, e il confronto sulle Politiche sociali e la Sanità si è limitato a mere comunicazioni». Al centro del confronto con l’esecutivo, i sindacati mettono l’inflazione che erode il potere d’acquisto di salari e pensioni, per la quale servirebbero interventi strutturali sul fisco perché «non bastano delle iniziative una tantum come il taglio del cuneo fiscale», il rinnovo dei contratti collettivi sia dei dipendenti che dei lavoratori del settore pubblico, il contrasto alla precarietà «altro tema sul quale non si sta facendo niente».
C’è poi la piaga dell’alto numero di morti e gravi infortuni sul lavoro, di cui il Polesine vanta un preoccupante primato. “Urgente , poi – secondo il numero uno della Cisl di Padova e Rovigo Samuel Scavazzin – tassare l’extra profitto delle multinazionali. Ci sono tante piccole e medie aziende che pagano le tasse ma poi le multinazionali non le pagano – fa notare il sindacalista della Cisl – questo crea un disequilibrio che va colmato. Senza contare la necessità di un patto che argini la speculazione: i prezzi delle materie prime diminuiscono ma l’inflazione non sembra fare lo stesso. Servono più controlli oltre che un adeguamento degli stipendi al costo della vita”.
La manifestazione di Milano è parte delle tre manifestazioni interregionali che Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato per il Sud e il Centro Italia «anche per dare informazione e formazione a lavoratori e pensionati hanno precisato i tre segretari – con una modalità nuova e diversa rispetto a come veniva gestita nel passato, anche perché nasce da una mancanza di dialogo con il Governo che inizialmente c’è stato: pensiamo ai tavoli su salute e sicurezza e previdenza e fisco, ma dopo essere stati convocati non hanno portato a nulla».