Rovigo – Casa Serena, perchè non è stato ancora programmato il recupero?
“I politici non hanno fatto la loro parte”
ROVIGO – “Non è accettabile che gli anziani e le loro famiglie vivano una tale condizione di incertezza, tanto più in un momento difficile come quello attuale”. Lo afferma la segretaria territoriale della Cisl Padova Rovigo Stefania Botton a proposito della situazione dell’Iras di Rovigo. “Tutti gli indicatori concorrono ad affermare che la popolazione anziana è destinata ad aumentare. Uno scenario sul quale però le istituzioni potrebbero incidere con una programmazione adeguata”.
Sull’argomento Iras interviene anche Franco Maisto della Cisl Fp Padova Rovigo. “Abbiamo voluto che il tema Iras potesse essere discusso nelle normali sedi di contrattazione e analisi sindacale non solo per dare considerazione alle oltre 150 persone che vi lavorano, ma anche per creare degni luoghi di ricovero e assistenza degli anziani. Nelle ultime settimane abbiamo rimarcato la necessità di riprendere il dialogo, soprattutto fra i due maggiori attori, Regione Veneto che di fatto governa i processi dal 2016, ed il Comune di Rovigo. Così non è stato e negli ultimi giorni l’azione unilaterale di Iras di inviare lettere di sfratto, senza nemmeno rispettare le comunicazioni sindacali, fanno emergere due verità: nessuna volontà di dialogare con le parti sociali e di rispettare gli anziani”. “Siamo convinti – aggiunge Maisto – che gli attori politici, non abbiano svolto bene il loro ruolo. L’Iras ha un debito di oltre 8 milioni di euro, locali che necessitano di ristrutturazioni e punta a chiudere il 50% della propria capacità ricettiva, una disfatta per mancanza di programmazione.