Cgil, Cisl e Uil di Rovigo: “Convocare il tavolo per lo sviluppo e l’economia”
Per i Sindacati di Rovigo è il momento per mettere in campo progettualità condivise, che guardino al futuro creando sinergie.
ROVIGO – “Adesso o mai più. Come Cgil, Cisl e Uil dobbiamo ribadire che questa fase è decisiva per la crescita del Territorio e che il momento per mettere in campo progettualità condivise, che guardino al futuro creando sinergie, è questo. Tra bandi, Pnrr, strategia per le aree interne e Zls, gli strumenti che si stanno affacciando sono molti e non dobbiamo rischiare di perderli per mancanza di progetti. Da tempo tutti gli attori istituzionali, il mondo dell’associazionismo e dell’imprenditoria, sottolineano pubblicamente l’importanza di condividere tale progettualità. Ma ad oggi non siamo ancora riusciti a fare quel passo in più che ci consenta davvero di cominciare a lavorare insieme, in un ambito che per noi deve essere istituzionale, dove confrontarsi, ognuno con il proprio ruolo, per individuare vocazioni e priorità verso cui indirizzare le azioni concrete e le risorse che arriveranno”.
Lo ribadiscono Pieralberto Colombo, Segretario generale Cgil Rovigo, Samuel Scavazzin, Segretario generale Cisl Padova Rovigo, e Fabio Osti Segretario generale Uil Rovigo.
“Per questo abbiamo chiesto formalmente alla Provincia, che consideriamo l’ente più indicato per il ruolo di coordinamento che svolge sul Territorio, di avviare un tavolo su questi temi. Riteniamo che la convocazione del “tavolo per lo sviluppo e l’economia”, che è proprio di competenza provinciale, sia lo strumento più immediato e più utile per definire le linee programmatiche e le priorità per una crescita duratura e di qualità.
Da parte nostra, abbiamo alcune questioni che riteniamo prioritarie come il potenziamento della rete ferroviaria per persone e merci da Rovigo a Chioggia da una parte e a Verona dall’altra e gli investimenti per l’Interporto e le vie d’acqua. Solo dal Territorio possono emergere le proposte mirate per una crescita sostenibile e duratura. Tutto questo può essere realizzato soltanto attraverso un lavoro di rete e di sinergia, anche per avere più forza nei confronti di altri enti a tutti i livelli, e ottenere così le risorse necessarie”.
“Solo così il Polesine – concludono le Organizzazioni Sindacali – pur nella consapevolezza delle difficoltà attuali, può valorizzare anche il proprio patrimonio ambientale, visto come una grande risorsa tra le altre, investendo sulla sua salvaguardia per realizzare una delle filiere che possono garantire sviluppo di qualità e occupazione. Solo così si potrà invertire la tendenza dei nostri giovani a cercare un futuro altrove e avviare una crescita che renda il Territorio più attrattivo per chi già vive qui e per chi ci si vorrà stabilire in futuro”.