25 Aprile – I segretari di Cgil, Cisl e Uil: “Oggi più che mai ricordiamo i valori della Liberazione”

Costretti a celebrare il 25 aprile con una guerra in corso nel cuore dell’Europa, la solidarietà di Cgil, Cisl e Uil di Rovigo all’Ucraina

ROVIGO – “Cgil, Cisl e Uil di Rovigo partecipano con convinzione alle celebrazioni per la festa della Liberazione del 25 aprile, per ricordare il ruolo importante che ebbe il mondo del lavoro nella sconfitta della dittatura fascista e perché questa memoria venga tramandata alle future generazioni per affermare i valori di libertà e di democrazia che stanno a fondamento della nostra Costituzione repubblicana. E’ stato il grande sacrificio di tanti cittadini e il contributo fattivo e concreto di tutta la popolazione che ci hanno permesso di liberarci dall’oppressione del nazismo e del fascismo e di vivere in pace per 75 anni. Questi valori vanno difesi ed affermati, perché vengono ancora oggi messi in discussione, come purtroppo è accaduto anche durante la pandemia, e rappresentano invece un patrimonio comune per la nostra società, come questa ricorrenza dovrebbe essere un comune denominatore che unisce tutti senza distinzioni.

A maggior ragione questo vale per quest’anno in cui siamo costretti a celebrare il 25 aprile con una guerra in corso nel cuore dell’Europa a causa della criminale aggressione della Russia di Putin nei confronti del popolo ucraino, al quale va tutta la nostra solidarietà, estesa ai lavoratori e alle lavoratrici ucraine che vivono nel nostro territorio. Come in tutte le guerre, che per questo vanno condannate, è la popolazione che finisce per pagare in prezzo più alto in termini di atrocità che vediamo purtroppo anche in questo conflitto. Proprio dalla Resistenza e dai valori che con essa si sono affermati, di cui questa giornata è simbolo, sono nati i presupposti di democrazia e libertà che hanno consentito al nostro Paese e all’intera Europa di costruire una pace durevole, dopo due guerre mondiali in circa trent’anni, rigettando la guerra come risoluzione delle controversie tra Stati ed affermando invece il valore e la supremazia della politica e soprattutto della buona politica.

Dobbiamo riaffermare i valori della Liberazione per auspicare la fine della guerra in corso, per il popolo ucraino e per tutti quei popoli che stanno soffrendo abusi e aggressioni da parte di chi ritiene che la prepotenza possa soffocare la libertà e la democrazia di intere popolazioni. Quest’anno la Festa della Liberazione assume quindi un significato ancora maggiore per ricordare l’esempio di quanto accadde allora, permettendoci di vivere liberi e di costruire un’Europa dove molto si può migliorare, ma dove 27 Paesi, pur con idee e posizioni diverse, vivono in pace, in democrazia e nella libertà.  Dobbiamo ricordarlo il nostro futuro, per quello dei nostri figli e dei nostri nipoti”.