Scavazzin confermato alla guida della Cisl Padova Rovigo
Al termine di una due giorni congressuale intensa e vivace, Samuel Scavazzin è stato riconfermato segretario generale della Cisl Padova Rovigo. «Di lavoro ce n’è tanto, ma sono fiducioso perché si farà in squadra ha detto Scavazzin dopo l’esito del voto abbiamo parlato di donne e giovani. La Cisl Padova Rovigo è donna. Intendo ora includere più giovani e una delle prima cose che farò sarà creare un dipartimento sulla formazione, per essere più orgogliosi del nostro essere Cisl e per dare maggiore impulso anche alla contrattazione, come emerso anche da numerosi interventi nel corso del dibattito». Su proposta di Scavazzin, sono state riconfermate nella segreteria anche Francesca Pizzo e Stefania Botton.
Le grandi sfide che sta affrontando il mondo del lavoro, le opportunità offerte dai fondi europei, la necessità di fare squadra per dare nuovo impulso alla ripresa economica, in una società sempre più disgregata.
Questi i grandi temi affrontati nel corso del congresso, animato dai delegati e dai segretari delle diverse categorie. Tra gli ospiti anche l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Roberto Marcato, che ha voluto per prima cosa condividere una considerazione: «Mi sono reso conto, soprattutto nel primo lockdown, che per avere un’interlocuzione forte col governo c’era bisogno di un nuovo modello di dialogo. Le nostre proposte sono state nella stragrande maggioranza accolte e la forza di queste proposte era che venivano dal territorio, condivise con tutto il sistema veneto. Credo che quel modello possa essere vincente anche per il post pandemia e che non sia concepibile un mondo senza corpi intermedi. La Regione ha una crescita di Pil tra i più alti d’Italia e vorremmo mantenere questi standard». Il dibattito è stato concluso dalla segretaria confederale nazionale Daniela Fumarola, che ha messo l’accento sull’esigenza di «una governance partecipata su come devono essere investite le risorse. I dati ha detto Fumarola fotografano un paese dove la produzione industriale e il Pil arretrano. Mancano all’appello 150mila posti di lavoro. Il lavoro è in ripresa, ma non è stabile. Lavora solo una donna su 3. Mattarella ha detto che per crescere dobbiamo abbattere i divari economici e sociali e noi siamo d’accordo con lui. Le questioni principali che vogliamo affrontare col governo sono la riforma del fisco e della previdenza».