Le sfide della ripresa economica nel primo giorno di congresso della Cisl Padova Rovigo
PADOVA – Le grandi sfide che sta affrontando il mondo del lavoro, le opportunità offerte dai fondi europei, la necessità di fare squadra per dare nuovo impulso alla ripresa economica, in una società sempre più disgregata. Questi i grandi temi affrontati oggi alla Fiera di Padova nella prima giornata del terzo congresso territoriale della Cisl Padova Rovigo. Nella sua relazione introduttiva, il segretario generale uscente Samuel Scavazzin ha esordito tracciando un quadro della crisi a livello internazionale, per poi affrontare la situazione italiana. “E’ indispensabile, su tutto il pacchetto di riforme da attuare entro il 2026 aprire una nuova stagione di contrattazione sociale, anche a livello territoriale, che affronti i grandi temi come l’organizzazione del lavoro e la gestione dello smart working, la rigenerazione urbana, la digitalizzazione e la conversione ambientale. Spetta a noi proporre nuove sintesi tra istanze percepite fino a poco fa come contraddittorie: solidarietà e competitività, difesa dell’ambiente e dell’occupazione, innovazione e qualità del lavoro. Dobbiamo imprimere un cambio di direzione al modello di sviluppo”. Il segretario ha quindi sottolineato il grave problema della frammentazione e precarizzazione del lavoro, ma ha ricordato anche i grandi progetti destinati nei prossimi mesi e anni a cambiare il volto delle nostre città, dal nuovo ospedale di Padova alla Zls per il Polesine.
Particolare attenzione è stata dedicata al tema della sicurezza. Dopo aver ricordato l’impegno del sindacato per limitare i contagi sui luoghi di lavoro, Scavazzin ha ricordato che “da tempo insistiamo nella necessità di intensificare non solo l’attività di ispezione, ma anche e soprattutto quella di prevenzione, sia nei confronti delle imprese che dei lavoratori. Lo Spisal soffre di una grave carenza di personale. La presenza dello Stato anche in questa materia va distribuita in modo più razionale sul territorio. Manca personale anche all’Itl di Rovigo, la cui sede è stata spostata addirittura in un’altra regione. Siamo convinti che una seria collaborazione sul territorio porterebbe a risultati concreti”.
Il segretario è quindi passato ad analizzare le criticità e i progetti delle diverse categorie, evidenziando l’importanza della formazione per migliorare la qualità del lavoro. “E’ necessario realizzare una mappatura delle competenze, individuare i settori più carenti e sviluppare percorsi mirati di riqualificazione professionale. Il modello formativo, dalla scuola all’Università e alla formazione professionale, va ripensato e collegato con le attese riforme delle politiche attive e degli ammortizzatori sociali e inquadrato in un modello di sviluppo locale”.
Tra i progetti, Scavazzin ha citato il Competence Center del Triveneto, il più grande degli otto costituiti a livello nazionale e il primo che istituzionalizza il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali nel proprio programma di attività, e WelCisl, un nuovo servizio offerto ai lavoratori che non stanno vivendo serenamente i cambiamenti imposti dalla pandemia. “Nel nostro territorio – ha aggiunto – troppe persone continuano a lavorare senza il rispetto delle norme di sicurezza, con orari sempre più lunghi e salari sempre più ristretti, in una zona grigia sulla quale intendiamo accendere un riflettore. C’è il rischio che l’aumento della disoccupazione porti ad una maggiore diffusione del caporalato, soprattutto nei settori come l’agricoltura e la logistica, da sempre più esposti allo sfruttamento selvaggio”. Il segretario ha quindi citato la lettera inviata a papa Francesco su questo problema e la risposta del pontefice, attraverso il sostituto degli Affari generali della Segretario di Stato, che ha sottolineato “la missione “profetica” del sindacato Cristiano, soprattutto in questo particolare momento in cui i poveri rischiano di pagare il prezzo della ripresa economica post-pandemica. Sua Santità – prosegue la lettera – esorta Lei e il Sodalizio che rappresenta a continuare a dare voce a chi nel mondo del lavoro è vittima di abusi e soprusi, nella consapevolezza che soltanto una economia ispirata alla centralità della persona umana e alla dignità del lavoro è foriera di giustizia e di fraternità”.
Leggi il servizio in pdf del Mattino di Padova sulla relazione del Segretario Generale.