Pensionati e lavoratori protestano contro il Governo.

PROTESTA

Rovigo – Saranno più di 300 i lavoratori e pensionati che sabato partiranno da Rovigo per partecipare alla mobilitazione regionale di Cgil, Cisl e Uil di piazza Ferretto a Mestre. Il nodo la Legge di Stabilità che il Governo presenterà già da oggi al Parlamento ma che non ha visto un adeguato confronto con il sindacato. Anzi, il confronto di fatto non c’è proprio stato, solo una presentazione di uno stato di fatto. Così le parti sociali chiedono di essere ascoltate. «Questo Governo si sta mostrando molto decisionista – affermato Fabio Osti, segretario provinciale della Uil – e incapace di ascoltare il malcontento. Noi, unitariamente, puntiamo il dito sulle pensioni che, con questo sistema contributivo, non lascia speranze ai giovani che vivono da anni nella precarietà. La nostra proposta è quella di creare una pensione di garanzia per le nuove generazioni che garantisca loro di non diventare i nuovi poveri di domani». LE DONNE Anche le donne devono ottenere un occhio di riguardo, “perché è inaccettabile che abbiano stipendi inferiori agli uomini, nonostante ricoprano le stesse mansioni, è un’anomalia da depennare – continua Osti -. Sul fronte del sociale chiediamo una legge per la non autosufficienza e la valorizzazione dell’invecchiamento attivo, per fare in modo che i pensionati diventino una risorsa per il territorio e si alleggerisca la spesa socio sanitaria e assistenziale».

IL FISCO

Il segretario provinciale della Cisl Samuel Scavazzin fa notare come una riforma del fisco che riduca le tasse a lavoratori e pensionati contribuirebbe ad un rilancio economico dell’Italia e del Polesine dove, oltre ad una altissima percentuale di anziani, di fatto non c’è stato un “New deal” post alluvione, analizzando questi 70 anni dall’evento catastrofico appena celebrato. «Ora dopo la pandemia abbiamo registrato un aumento dei contratti a tempo determinato e stagionali, ma è arrivato il momento di contrastare la precarietà, di trovare il modo di ripopolare il territorio e di stabilire le nuove politiche industriali». In questi mesi si è distolta l’attenzione dalla crisi economica attraverso il Green Pass, «ma è il momento di smetterla – conclude Pieralberto Colombo, segretario provinciale della Cgil – e di sederci ad un tavolo costruttivo per discutere su una Legge di Stabilità che determinerà il nuovo piano di sviluppo del Paese. Di proposte ne abbiamo, eccome. Sul tema pensioni poi siamo seduti su una bomba sociale ad orologeria che rischia di esplodere tra 20 o 30 anni se non si pensa ad una maggiore qualità del lavoro, ad un’eliminazione del precariato e a togliere la nuova quota 102 che coinvolgerà solo 8-10mila lavoratori. Dobbiamo pensare ai giovani con una pensione di garanzia”. Domani Cgil, Cisl e Uil organizzano presidi ai mercati di Adria e Badia per coinvolgere la cittadinanza in questa mobilitazione di respiro nazionale.