Il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, al Plaza: «Il vaccino deve essere obbligatorio»
Il segretario regionale, Gianfranco Refosco: «Serve in fretta uno strumento legislativo che obblighi ad avere il green pass per accedere ai posti di lavoro. Servono chiarezza e uniformità»
Giovedì 9 settembre, all’hotel Crowne Plaza, 130 operatori e delegati di Cisl Veneto si sono riuniti in Consiglio generale. Un’occasione anche per dare il via al percorso congressuale dell’organizzazione sindacale. Nel corso della mattinata sono intervenuti il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra e segretario veneto Gianfranco Refosco.
Vaccino
A tenere banco è ancora il Covid e gli strumenti messi in campo per contrastarlo. «Come CISL – dichiara Luigi Sbarra – abbiamo sempre espresso giudizio positivo, senza pregiudizi, verso il green pass, perché può essere uno strumento che può agevolare e allargare la campagna di vaccinazione». Sbarra spiega poi qual’è strada da perseguire e anzi si spinge pure altro: «Per noi l’obiettivo è convincere le persone che il vaccino oggi è l’unica arma che ci consente di battere il virus. Ecco perché sosteniamo da un lato la necessità che governo e parlamento si assumano le proprie responsabilità e procedano urgentemente ad adottare una legge per l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini». Un’affermazione che farà di certo ancora discutere: «Il green pass per accedere ai luoghi di lavoro può essere uno strumento importante. C’è da discutere sulla necessità che di fronte a tanta confusione, a tanta incertezza legislativa».
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Della stessa idea anche il segretario regionale, Gianfranco Refosco: «Serve in fretta uno strumento che obblighi ad avere il green pass per accedere ai posti di lavoro. E bisogna fare in fretta – dichiara Gianfranco Refosco – e fare bene. Una norma che garantisca la uniformità degli interventi nei luoghi di lavoro. Il Governo deve provvedere con una norma a fare chiarezza sull’utilizzo del green pass negli ambienti lavorativi».