Rovigo, presidio unitario sulla Sicurezza sul Lavoro
Inutile piangere gli incidenti mortali sul lavoro, contro le morti bianche serve una strategia nazionale
Settimana di agitazione sindacale in materia di infortuni e malattie professionali da parte di Cgil, Cisl e Uil che a Rovigo hanno incontrato il vicario del prefetto
ROVIGO 25.05.2021 – Mattina di protesta per Cgil, Cisl e Uil, riunitesi davanti alla Prefettura per chiedere maggiore attenzione alla sicurezza sul posto di lavoro. Tra le proposte, formalizzate in un documento unitario, maggiori controlli da parte degli organi pubblici e l’utilizzo delle ore scolastiche per insegnare le norme che la garantiscono.
“Serve agire prima della ripartenza economica – spiegano i sindacati – Il rischio è che la corsa alla produttività nel post-Covid faccia calare l’attenzione, con ripercussioni drammatiche sulla salute dei lavoratori”.
I rappresentanti provinciali delle singolo sigle, Pieralberto Colombo per la Cgil, Samuel Scavazzin per la Cisl e Fabio Osti per la Uil, sono stati ricevuti dal vicario prefettizio Rosa Correale a cui hanno consegnato il documento dopo una breve illustrazione.
La manifestazione di Rovigo rientra in una settimana di mobilitazione nazionale dei sindacati caratterizzata da proposte e sottolineature delle mancanze, nonchè degli interventi necessari e urgenti da porre a base di quella Strategia nazionale per il Paese che le organizzazioni sindacali hanno richiesto, in modo corale, alle istituzioni competenti.
Il tema delle tutele in materia di salute e sicurezza sul lavoro e, nella sua ricaduta negativa, degli accadimenti infortunistici, mortali e gravi, senza trascurare le malattie professionali, riguarda molteplici aspetti relativi al mondo del lavoro e alle modalità di svolgimento delle attività lavorative, coinvolgendo tanti soggetti, a partire dalle istituzionali (nazionali e sul territorio), le parti sociali, i tecnici, gli attori della prevenzione aziendale, con una attenzione specifica verso le figure di rappresentanza (RLS/RLST – RSA/RSU).
Cgil Cisl UIl ricordano come “per arginare, quindi, il fenomeno drammatico degli infortuni e delle malattie professionali, così come anche delle conseguenze di danno derivanti dalle inadeguate condizioni di lavoro, occorra intervenire su più livelli e su fronti diversificati, in modo costante e coeso, con un impegno da parte di tutti.