Primo Maggio 2021

Quest’anno la consueta manifestaizone del Primo Maggio Unitaria torna ad essere svolta in presenza.

A Padova si svolgerà dalle ore 10.00 in Via VIII Febbraio, di fronte a Palazzo Moroni (Comune di Padova), a Rovigo inizierà invece alle ore 17.00 in Piazza Matteotti.

La presenza in Piazza è solo su invito ed ogni partecipante dovrà rispettare rigorosamente la distanza di sicurezza sanitaria con posti contrassegnati ed evidenziati in grande.

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PRIMO MAGGIO PADOVA

I sindacati si trasferiscono sul Liston per permettere il mercato in piazza
Cambio di location per le celebrazioni del 1 maggio: «Quest’anno, come Confederazioni Provinciali di Cgil Cisl e Uil, desiderando realizzare un evento nella Piazza che storicamente ha sempre accolto l’appuntamento del 1° maggio, vale a dire Piazza dei Signori, avevamo fatto richiesta di poter svolgere in quel luogo la nostra iniziativa dedicata alla Festa del Lavoro e l’avevamo regolarmente ottenuta. Quando abbiamo appreso che a causa del nostro evento, non si sarebbe potuto svolgere il consueto mercato degli ambulanti che normalmente si svolge il sabato e considerato l’anno particolarmente difficile che hanno dovuto attraversare gli addetti del settore, di comune accordo con le autorità cittadine, abbiamo deciso di fare un passo indietro e rinunciare a Piazza dei Signori per “ripiegare” sul Liston, in via VIII febbraio, davanti a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova».

«Restiamo convinti – hanno evidenziato i sindacati – che il 1° maggio debba restare una Festa in cui vadano celebrati i lavoratori, ma non ci sfuggono i tempi eccezionali che stiamo vivendo. Il caso ha voluto che il momento della ripartenza delle attività commerciali cadesse in prossimità di questa data a noi molto cara e quindi in via del tutto eccezionale, volendo evitare scontri con altre categorie che avrebbero rischiato di danneggiare il significato stesso della Festa, abbiamo deciso di cambiare sede della nostra iniziativa. Crediamo sia importante, in questo momento storico, assumere atteggiamenti responsabili e di largo respiro che non mettano a rischio la coesione sociale. Come sempre abbiamo fatto nei momenti difficili della storia del nostro Paese. Ma sia chiaro: confidando in tempi migliori, il prossimo anno torneremo a celebrare il 1° maggio in Piazza dei Signori, la piazza dei lavoratori». 

A fronte di questa decisione, il plauso di Confesercenti: «In un periodo particolarmente difficile come quello che attualmente attraversa l’intero mondo del lavoro sia dipendente che autonomo vogliamo prendere atto ed esprimere il nostro ringraziamento alle organizzazioni sindacali dei lavoratori che in occasione del 1° Maggio hanno deciso di non utilizzare Piazza dei Signori per l’organizzazione della tradizionale ed importante manifestazione dei lavoratori permettendo così agli ambulanti del mercato di recuperare una importante occasione di lavoro. In momenti come questi la vicinanza del mondo del lavoro è importante sia per l’attenzione ai problemi reciproci sia per ridisegnare un futuro comune che ci permetta di rilanciare l’intero tessuto economico del nostro territorio. Un segnale forte quindi di disponibilità che il mondo del lavoro ha dato alla collettività e del quale come rappresentanti del mondo delle micro, piccole imprese e del lavoro autonomo cogliamo nel suo più ampio significato. Non è una rinuncia da poco per le organizzazioni sindacali».

PRIMO MAGGIO ROVIGO

Cgil, Cisl e Uil di Rovigo tornano a celebrare la Festa dei Lavoratori in piazza Matteotti. Alle 17 i segretari generali Pieralberto Colombo, Samuel Scavazzin e Fabio Osti interverranno, insieme al sindaco Edoardo Gaffeo, al presidente del Cur Diego Crivellari e al presidente della Provincia Ivan Dall’Ara, sulla situazione attuale a Rovigo e nel resto d’Italia.

“Pur con tutte le imitazioni e le avvertenze necessarie alla limitazione dei contagi – dicono i segretari – con i distanziamenti e un tetto massimo di persone, ci è sembrato giusto celebrare il Primo Maggio anche quest’anno, per sottolineare che il lavoro è sempre, e soprattutto ora, al centro di ogni prospettiva di crescita economica e di sviluppo sociale, come la pandemia ha ulteriormente dimostrato e come lo slogan scelto per la Festa dei Lavoratori di sabato prossimo, “L’Italia si cura con il lavoro”, sintetizza perfettamente”.