Stop alle discriminazioni di genere ed alle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro
Una sfida per un futuro migliore a Rovigo e provincia. Un percorso volto a favorire la formazione di genere nei vari contesti sociali
ROVIGO – La Consigliera di Parità di Rovigo Loredana Rosato e le parti firmatarie del “Protocollo sulla lotta alle discriminazioni di genere e sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro”, si sono incontrate in videoconferenza mercoledì 21 aprile per condividere e dare attuazione agli impegni assunti nel documento siglato l’11 novembre.
L’appuntamento, per la programmazione dell’attività formativa in materia di parità di genere e di contrasto alla violenza e alla molestia nei luoghi di lavoro, ha visto la partecipazione del segretario provinciale Cisl Stefania Botton, di Elisa Cavallaro per la Cgil, Bertilla Gregnanin e Patrizia Marini della Uil, Celona Maddalena funzionario dell’Ispettorato del lavoro, con Anna Paola Bassani, Alberto Lorenzin e Carmela Maria Nicosia, per l’Ulss 5 Polesana Patrizia Davì direttore Uoc affari generali, per lo Spisal Rovigo Marco Lipparini ed Emanuela Vitali, per l’Ufficio scolastico regionale il dirigente Roberto Natale e Valeria Vettorato, per la Cna Daniela Guagliumi, poi Laura Vannucci di Confindustria, Nazzarena Fiori di Confcommercio-Imprese per l’Italia della Provincia di Rovigo, per Confartigianato Polesine Andrea Trombin e Veronica Bonsi, per la Cciaa di Venezia Rovigo Giovanna Zennaro e Sandra Drago, il direttore provinciale di Coldiretti Rovigo Paolo Franceschetti e Lisa Cappellari Coordinatrice provinciale Campagna Amica – Donne Impresa, quindi per l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Rovigo e Commissione Pari Opportunità e politiche di genere Marilena Canola e Caterina Rulfin, per l’Ordine degli Architetti Barbara Pregnolato ed infine per l’Ordine dei Commercialisti Luisa Vallese.
Il progetto formativo presentato dalla Consigliera di Parità, denominato “Educazione al Rispetto – una sfida per un futuro migliore”, prevede un percorso volto a favorire la formazione di genere nei vari contesti da quello lavorativo a quello scolastico. La formazione, che sarà organizzata in modalità telematica con seminari/webinar, verrà strutturata in quattro moduli e avrà come destinatari le associazioni di categoria, le aziende, i lavoratori, gli ordini professionali e la scuola primaria e secondaria inferiore.
L’attività formativa richiede di intervenire sugli aspetti culturali, sui cambiamenti che si possono generare all’interno di una realtà lavorativa creando ambienti di lavoro improntati al benessere, all’uguaglianza, al rispetto dell’integrità dei lavoratori. Ma è soprattutto nella scuola che si può diffondere la cultura della legalità con la sensibilizzazione delle parità opportunità di genere. Con il percorso formativo si intendono riconoscere le diversità culturali e di genere favorendo e promuovendo una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione nella quale siano protagonisti oltre agli alunni anche i loro genitori.