MTA Conselve – Comunicato Stampa RSU FIM CISL

“In riferimento ad un articolo apparso il 7 dicembre scorso sul Mattino di Padova a proposito della Mta di Conselve, i rappresentati della Fim Cisl nella Rsu desiderano fare chiarezza sul livello delle relazioni sindacali all’interno dell’azienda. In oltre vent’anni di attività sindacale, la Fim Cisl ha ottenuto l’adesione della stragrande maggioranza dei dipendenti, al punto di avere 200 iscritti su 330 lavoratori. Una percentuale invidiabile in Veneto e in tutta Italia. Grazie alla contrattazione di secondo livello, siamo riusciti ad ottenere per i lavoratori oltre 6mila euro di premi annui per un’età media dai 13 ai 15 anni di anzianità aziendale, arrivando fino a 8mila euro per chi ha oltre 20 anni di anzianità. Premi fissi, per tutti, non variabili. Abbiamo anche oltre 200 iscritti al fondo pensione complementare Solidarietà Veneto, con un contributo aziendale de 4% (il doppio risetto al 2% previsto dal contratto nazionale). Il Contratto integrativo che abbiamo ottenuto prevede anche un prolungamento del periodo di comporto in caso di malattia e un’estensione delle tutele per maternità, con un allungamento in percentuale del congedo, esteso anche alla paternità e dei permessi per lutto. Vantaggi per i lavoratori invidiati in quasi tutte le aziende venete e italiane.

Questi risultati sono il frutto di anni di impegno quotidiano per costruire e consolidare una cultura del rispetto tra le parti, pur rimanendo estremamente esigenti quando si tratta dei diritti dei lavoratori. Non a caso la Mta è una delle aziende del comparto con una percentuale più alta della redistribuzione dei profitti a livello nazionale. Ci confrontiamo con la direzione per le varie esigenze e problematiche dei lavoratori, spesso risolvendole. In vista dell’acquisizione da parte del gruppo di private equity francese Chequers Capital, abbiamo già chiesto un incontro con la direzione dell’azienda per conoscere il futuro piano industriale.

E questo perché negli anni, grazie ad un’ampia partecipazione di associati, ad un operatore esperto come Massimo Sartori e a delegati competenti come quelli della Fim, tra i quali ci sono figure storiche all’interno dell’azienda come Marco Maniero, con 24 anni di militanza, e tanti altri anche tra gli impiegati, abbiamo costruito relazioni sindacali positive, ottenendo risultati impensabili a livello nazionale. Auspicare l’inversione di tendenza nelle relazioni sindacali all’interno della Mta non ha quindi senso e i lavoratori lo sanno. Lo dimostra la riconferma in blocco di tutti i delegati Fim lo scorso aprile in occasione delle elezioni per il rinnovo della Rsu aziendale, con un tasso di partecipazione che ha superato il 90% degli aventi diritto al voto tra gli operai. Abbiamo un’ottima adesione (quasi il 40%) anche tra gli impiegato, con due Rsu (cosa inusuale nel panorama aziendale italiano). Dati che confermano anche un alto livello di partecipazione democratica alla vita aziendale, non comune nelle aziende italiane.

Se ci siamo sentiti in dovere di fare luce sulla situazione reale delle relazioni sindacali alla Mta, lo abbiamo fatto per rispetto verso i nostri numerosi iscritti, che in questi anni ci sono stati fedeli, hanno appoggiato la nostra linea e compreso il valore del nostro impegno quotidiano, animato da spirito di collaborazione, ma anche di determinazione nel difendere i diritti dei lavoratori”.

 

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