Al via il piano per la riorganizzazione territoriale della Cisl Padova Rovigo

Al termine di due giorni intensi di riflessione e di confronto, il Comitato Esecutivo Ust Cisl ha approvato un piano per la riorganizzazione territoriale delle federazioni e dei servizi nelle diverse aree delle due province.

In linea con il documento conclusivo approvato al termine dell’assemblea organizzativa del 2 ottobre 2015, obiettivo del meeting, svoltosi nel complesso termale di Galzignano, era quello di valorizzare le peculiarità del territorio facendo sinergia e sistema fra federazioni, servizi e confederazione. “Questo territorio è ricco di potenzialità”, ha detto la Reggente e Segretaria Organizzativa Nazionale Giovanna Ventura, “e il nostro obiettivo è quello di partire da un quadro completo di queste potenzialità e delle esigenze per capire dove si può intervenire con maggiore efficacia. E come si può rafforzare la presenza della Cisl, sia sul piano delle federazioni che dei servizi”.
La mattinata del primo giorno è stata dedicata a un’analisi della situazione economica italiana e locale. Secondo la ricerca, il Veneto ha fatto registrare dati più positivi della media nazionale sia per quanto riguarda le prospettive di variazione del Pil (1,7 in Veneto e 1,5 in Italia nel 2018), che per l’occupazione (variazione percentuale di 1,1 in Vento e 0,8 in Italia) e disoccupazione (5,9 e 10,8). Padova si attesta come la provincia veneta che ha sofferto meno gli effetti della recessione, essendo la prima per valore aggiunto (25.964 milioni di euro nel 2015, contro i 127.780 a livello regionale). Il trend negativo di Treviso, il più ampio del Veneto, rivela che la flessione regionale è legata in particolare alle province industriali. Per quanto riguarda le esportazioni, Padova è la quarta in Veneto, ma con una crescita sostenuta (+30,7% dal 2008 al 2017), evidenziata anche per Rovigo (+12,8%).
Le cose non vanno altrettanto bene per l’occupazione. Dal 2008 allo scorso anno Padova ha perso 22.798 posti di lavoro, Rovigo 5.005. Le due province fanno registrare i saldi peggiori. Nel 2017 Padova è praticamente alla pari di Verona in cima alle province venete per numero di occupati, recuperando la posizione del 2008 grazie alla crescita dello scorso anno (+4,1%). Fa registrare invece un record negativo la variazione annuale di Rovigo, dove l’occupazione è calata di 2 punti percentuali. Confrontando la terziarizzazione di Padova e Rovigo nel medio periodo, si osserva la costante crescita in entrambe le province, ma con un aumento più evidente a Rovigo, pari al 10% negli ultimi 15 anni. Il terziario rappresenta la maggioranza dei lavoratori in entrambe le province, con un andamento eterogeneo. In provincia di Padova le zone più terziarizzate sono quella centrale (75%) e l’Ovest della Bassa padovana (55,3%), mentre per la provincia di Rovigo, la zona di Adria (64,6%) e di Rovigo (59,9%).
“Una ricerca dell’università di Padova”, ha detto il Segretario Regionale Cisl Gianfranco Refosco, “dimostra che le nuove tecnologie favoriscono un aumento dell’occupazione. Ma ci sono segmenti che vanno verso un peggioramento delle condizioni di lavoro e quindi dobbiamo essere in grado di avere strategie diversificate per rispondere a fenomeni sempre più complessi. L’elemento che è venuto a mancare, nella dinamica sindacale e non solo, è la mancanza di fiducia. E per ricostruire un rapporto di fiducia dobbiamo ripartire dal rapporto con le persone”.
Il secondo giorno di attività sono intervenuti Luigi Petteni, presidente Inas Cisl Nazionale, e Andrea Paoloni, del Caf Cisl Nazionale. Petteni si è soffermato sul modello organizzativo del patronato Cisl, che per un’azione ancora più incisiva dovrà prendere in carico i nuovi fabbisogni di utenti con un approccio individuale di valorizzazione della persona, come indicato dalla segretaria nazionale Annamaria Furlan nell’ultimo congresso Cisl. Paoloni ha sollecitato la discussione sul tema della sinergia di un servizio che intercetta una utenza trasversale con tutte le federazioni della Cisl, auspicando una maggiore integrazione del sistema Cisl.