Sempre meno soldi in tasca a lavoratori, pensionati e famiglie. Sempre più tasse locali da pagare. E intanto lievita l’evasione fiscale.
Dalla Cisl Padova Rovigo un ultimatum: “E’ urgente ridurre la pressione fiscale”, dichiara Sabrina Dorio..
Dalla Cisl Padova Rovigo un ultimatum: “E’ urgente ridurre la pressione fiscale” dichiara Sabrina Dorio. Avviata la raccolta-firme per promuovere la proposta di legge di iniziativa popolare “Per un fisco più equo e giusto”, promossa dalla Cisl Nazionale.
Non si può spendere più di quanto si guadagna, le entrate devono sempre essere superiori alle uscite. Altrimenti è default. Questa è legge da cui non si scappa se si vuol sopravvivere sotto l’aspetto economico, vale per le imprese ma anche per le famiglie.
Peccato che da un po’ di anni a questa parte la soffocante pressione fiscale riduca sempre più capacità di mantenere il potere di acquisto delle famiglie.
Lo dicono alcuni indicatori di Bankitalia e della banca dati del Caf Cisl di Padova e Rovigo, relativi all’anno 2013 e al periodo 2008-2012. In particolare quelli che raccontano come, dal 2008 al 2012, i risparmi degli italiani siano diminuiti del 30% e i consumi calati del 7,5%, mentre il reddito disponibile delle famiglie ha subito un corposo taglio del 12,5% (fonte Bankitalia). A calare è la borsa della spesa e i consumi in generale visto che la tassazione locale legata alla somma fra addizionale regionale e comunale tra il 2010 e il 2013 è cresciuta a livello nazionale del 33%, mentre a Padova siamo a numeri ben più alti (+50% nel Comune capoluogo) e a Rovigo il dato parla di un +34,5%.
In valori assoluti, a Padova la media della somma che ciascun cittadino ha sborsato fra addizionale regionale e comunale nel 2013 è stata di 380 euro, mentre a Rovigo siamo a 332 euro.
Ma ci sono anche altri elementi che fanno capire il contesto economico sociale. A livello nazionale solo l’1% dei contribuenti soggetti a Irpef dichiara redditi uguali o superiori a 100.000 euro, mentre il 90% dichiara redditi uguali o inferiori a 35.000 euro lordi. Numeri davvero poco credibili, secondo Sabrina Dorio, segretario generale della Cisl Padova Rovigo: “Siamo di fronte a livelli di evasione fiscale inaccettabili, stimati in 180 miliardi. Se si pensa che il 10% più ricco della popolazione italiana possiede il 46,6% della ricchezza e il 27% del reddito a livello nazionale, ci si rende conto di come la distribuzione del carico fiscale, sia inversamente proporzionale al reddito: chi meno ha più contribuisce a riempire le casse dello Stato. La questione è grave e bisogna intervenire con urgenza per arrestare questo disequilibrio e porre un tetto agli aumenti fiscali che pesano sui redditi da lavoro e pensione. Molte famiglie sono state costrette a cambiare le proprie abitudini alimentari, altre ancora rinunciano a visite e cure mediche per risparmiare sulle spese sanitarie, diventate per molti un vero lusso”. Partendo da queste riflessioni è stata avviata dalla Cisl a livello nazionale la raccolta-firme per promuovere la proposta di legge di iniziativa popolare “Per un fisco più equo e giusto”, che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per rilanciare la crescita del Paese. Questi i punti prioritari:
1) introdurre un bonus di 1.000 euro fino ai 40.000 di reddito e a scalare fino ai 50.000, estendendolo anche a pensionati e prevedendo strumenti per gli incapienti;
2) bloccare l’aumento delle addizionali regionali e comunali in attesa di un riordino complessivo delle imposte e tasse locali e nazionali;
3) introduzione di una imposta sulla ricchezza immobiliare e finanziaria, con l’esclusione della prima casa (non di lusso) e dei titoli di Stato (a tutela dei piccoli risparmiatori e non degli speculatori);
4) introduzione del Naf (Nuovo Assegno Familiare) che accorpi le attuali detrazioni per il coniuge e i figli a carico e l’assegno al nucleo familiare, con un sostegno universale che cresca al crescere dei carichi familiari e che si riduca all’aumentare del reddito e della capacità economica misurata dall’Isee;
5) introduzione di un meccanismo di contrasto all’evasione fiscale, che consenta ai contribuenti di portare in detrazione con la dichiarazione dei redditi spese per beni e/o servizi oggi non previsti.
“La Cisl ritiene che i tempi della politica –commenta Sabrina Dorio- non siano compatibili con i bisogni dei disoccupati e dei giovani esclusi dal lavoro, dei nuovi poveri e delle difficoltà di tanti pensionati e famiglie a basso reddito. Dopo sette anni di crisi c’è bisogno di risposte concrete e rapide. Se non ripartono i consumi e il benessere delle famiglie si mette a rischio la stessa coesione sociale. Servono norme a garanzia del potere d’acquisto di salari e pensioni, accompagnate da una seria e concreta lotta all’evasione fiscale.”
Presso le sedi CISL, nei gazebo presso i mercati e in tutti i comuni di Padova e Rovigo è possibile firmare per sostenere il progetto di legge – “già 8.000 cittadini in tre settimane ci hanno dato il loro sostegno sottoscrivendo il progetto di legge, con questo ritmo siamo certi che contribuiremo a raggiungere i due milioni di firme che la Cisl si è data come obiettivo”.